
Marina Bindella, Babele II, 2008, xilografia, 35x50
MARINA BINDELLA
CANONI E FUGHE
Inaugurazione:
Sabato 15 marzo alle ore 18:00
Dal 15 marzo al 12 aprile 2025
Giovedì/Venerdì/Sabato 10:30/12:30
Nel pomeriggio di Giovedì Venerdì e Sabato su appuntamento
HORTUS ARTIERI
Vicolo dei Birri 7 - 38122 Trento
“Nelle mie xilografie, ma non solo, il segno è una particella generativa di varia forma (alcune, simili a una cellula, danno vita a forme vagamente organiche; altre, cristalliformi, producono tendenzialmente immagini più geometriche). L’aggregarsi e il diradarsi dei segni dialoganti con le linee (intese come vettori di energia) condiziona la strutturazione della luce, che è fondamentale nel mio lavoro.
…Non assumo mai un modello naturalistico, le mie immagini nascono a livello mentale e, se è possibile rintracciarvi un rimando alla natura, esso emerge in maniera non consapevole dal materiale della memoria; si tratta di una natura vista soprattutto con “gli occhi della mente”, spesso troppo grande o troppo piccola per essere percepita da un occhio puramente sensoriale. Il tema, molto contemporaneo, del ruolo distruttivo e autodistruttivo dell’uomo nei confronti della natura e nello stesso tempo la coscienza della nostra finitezza come esseri umani di fronte alla meraviglia del creato sono alla base di quella condizione di inquietudine che, credo, nutra l’aspetto emotivo del mio lavoro. Quest’ultimo coesiste con un atteggiamento razionale, quasi matematico: ho abbastanza chiaramente la sensazione che l’opera prenda vita attraverso il dialogo serrato tra questi due poli. Mi interessa il processo della materia in trasformazione continua che segue le stesse leggi sia a livello microcosmico che macrocosmico… e con la trasformazione entra in gioco la dimensione temporale, che per me è soprattutto percezione dolorosa dell’impermanenza delle cose.”
Marina Bindella